Possiamo affermare che è ormai filodiffusa l’idea che installare un blocco motore EURO6 su un veicolo “agée” possa essere un’ottima soluzione con un occhio di riguardo tanto all’utilità quanto al portafoglio. Non è proprio così: scopriamo insieme il perchè in questo articolo dedicato.

I motivi per i quali la scelta azzeccata probabilmente non è operare un aggiornamento completo del motore sono riassumibili in quattro punti:

SPAZIO: sostituire i sistemi di un veicolo non è operazione rapida e semplice, questo è un dato di fatto. Oltre a questo però, è necessario aggiungere che molto probabilmente sarà necessario sacrificare alcuni spazi utili nel veicolo al fine di poter posizionare tutte le componenti del nuovo motore. Perdere una cella frigorifera, un vano o uno scaffale si traduce in una riduzione dell’allestimento, a voi le considerazioni.

MANUTENZIONE: altro fattore da tenere in considerazione se si progetta un’impresa di questa natura. La manutenzione che dovrà essere effettuata da un meccanico non sarà semplice in quanto si troverà a dover districare un “nodo gordiano” composto da un telaio, impianti frenanti, di riscaldamento (ecc.) originali e da un motore e sistemi elettrici di ultima generazione. Non è scontato che un meccanico specializzato sia in grado di effettuare la corretta manutenzione di un mezzo che risulterebbe così “unico”.

COSTI: sicuramente l’aspetto più interessante da snocciolare: quanto costa installare un motore EURO6? Ovviamente non si può definire una cifra che spacchi il centesimo, possiamo però stimare una spesa di circa 50.000/60.000 euro, sicuramente un investimento inferiore rispetto ad un veicolo nuovo, c’è però un ultimo “ma”, che analizziamo nel punto seguente.

LE VARIABILI LEGISLATIVE: in un paese sempre più attento e positivamente “puntiglioso” sotto gli aspetti di sicurezza stradale e inquinamento, non è inconsueto assistere a variazioni legislative in termini di sicurezza, soprattutto per veicoli speciali e di notevoli dimensioni, come l’obbligo di sistemi di frenata automatica; il rischio, improbabile ma non impossibile, è quello di investire su un veicolo che magari, tra qualche anno, non potrà circolare per altri motivi vari ed eventuali. Il gioco vale la candela?

Come disse il Manzoni “ai posteri l’ardua sentenza”. E noi, cari lettori, ci congediamo con la domanda: preferite spendere “poco” e rischiare o investire in un veicolo nuovo?Nel prossimo articolo tratteremo delle soluzioni alternative: l’elettrico e il metano, restate sintonizzati.