Storicamente, lo street food è una tradizione che affonda le proprie radici nell’antico egitto, importata successivamente nella Roma imperiale: resti archeologici pervenuti a noi dimostrano che i “thermopolia” erano delle cucine con banchi di vendita che si affacciavano sulla strada.

In epoca moderna lo street food si è ovviamente evoluto diventando, grazie ai veicoli che ne garantiscono una natura itinerante, un mezzo per conoscere la cultura culinaria, le tradizioni e i prodotti tipici di un territorio.

Mauro Uliassi, tre stelle Michelin, chef e proprietario del Ristorante Uliassi di Senigallia, condivide una riflessione circa la possibilità di integrare e adattare la propria attività con “la nostra roulotte con cui facevamo street food”, in un’intervista rilasciata a www.dissapore.com.

Ebbene si, anche i più titolati chef, in questo momento storico in cui la salute, la vita quotidiana e il lavoro sono minacciati dal giogo del Covid-19, immaginano come dare una boccata d’aria fresca alle proprie attività per superare questa pandemia riducendo al minimo i danni.

Chef Uliassi ipotizza di parcheggiare la roulotte davanti al proprio ristorante e attrezzarla per il take-away: la preparazioni dei piatti dentro, la vendita fuori.

Date le attuali condizioni, la capacità di reinventarsi è necessaria, conclude Chef Uliassi, “possiamo adattare l’offerta al momento e alla domanda che c’è. In fondo lo abbiamo sempre fatto.” Tirando le somme, lo street food potrà rivelarsi una soluzione per raggiungere tutti coloro che vorranno gustare un buon hamburger o un piatto gourmet preparato su “quattro ruote” quando finalmente potremo di nuovo fare una bella passeggiata e guardare qualche vetrina.