Da sempre, in qualunque contesto artigianale e manufatturiero, chi fa lascia una firma. Un segno distintivo e tangibile del proprio lavoro, una connotazione peculiare indice della propria interpretazione personale dell’opera, appunto, una firma.

Così è anche nel mondo degli autonegozi, veicoli che storicamente ci raccontano un adattamento sempre più rapido e innovativo, a partire dalla fine degli anni ’80, per andare incontro alle esigenze di mercato del mercato.

Dalla bancarella portata a mano in piazza fino all’automobile, per arrivare al furgoncino e infine all’autonegozio, la vendita itinerante ha regalato sempre maggiori soddisfazioni richiedendo però sempre maggiori sforzi, anche in termini di strategie di marketing e di scelta oculata riguardo gli allestimenti dei veicoli al fine di spiccare tra i tanti, di distinguersi: ripensare a tutte quelle luci al neon che illuminavano i metri quadrati intorno al “paninaro” nelle fiere rievoca profumi, ritmi e colori d’altri tempi.

Forse vi starete chiedendo perché Nomec interpreta il proprio lavoro con un forte legame alla tradizione dell’autonegozio, e la risposta e semplice seppur non scontata: Nomec ha ereditato il patrimonio tradizionale di quella storica azienda leader di Lozza, nel Varesotto, dove tutto nacque e crebbe, dove le più avveniristiche forme di design dei veicoli prendevano forma e stupivano tutti coloro che non credevano sarebbe stato possibile rendere “Bello” un camion da mercato.

Nomec ha assunto alcuni dei professionisti che in quella celeberrima azienda ci lavoravano, e con loro ha portato a sè tutta l’esperienza di anni di allestimenti destinati non solo all’Italia ma all’Europa intera; questi profumi si riscontrano nel veicolo ripristinato di cui parliamo in questo articolo, si capisce dalle linee, si capisce dalle forme.

Gli spazi di lavoro interni non sono stati modificati, il banco refrigerato dei prodotti è quello originale: squadra che vince non si cambia. Cambiano la comunicazione grafica, i materiali e le tecnologie, ammodernamenti studiati per durare e per rilanciare questo veicolo nei giorni nostri, in uno sposalizio di tradizione e modernità.

Questo è il lavoro e la missione che Nomec si prefigge da ormai trent’anni, e questa è una delle tante storie che oggi abbiamo deciso di raccontare, per guidarvi in questo percorso di memoria all’interno della nostra azienda, non per raccontarvi il “come” ma il “perché” della nostra firma.