Un nome che sembra suggerire si stia parlando di un futuristico mezzo steampunk: la verità però è che in questo articolo andremo a trattare di un veicolo proposto da NOMEC, non un canonico autonegozio, ma un vero e proprio mercato mobile.
Il mercato è solitamente “l’habitat naturale” di un veicolo allestito per la vendita itinerante di beni, dove, una volta parcheggiato, apre tutte le sue ante, accende le luci ed è pronto a mostrare la propria vetrina a tutti coloro che passeggiano per le affollate viette che si creano nella piazza.
In un mercato tuttavia non vedrete mai un’ “Agorà mobile” perchè non è un veicolo da mercato; “Agorà mobile” è il mercato.
Un veicolo progettato e pensato per trasformare l’impossibilità di servire i propri clienti all’aperto, difficoltà esponenzialmente crescente anche a causa del Covid-19, nell’opportunità di portare un negozio di alimentari su quattro ruote sotto casa di chi lo richiede o su prenotazione.
Su due scaffali a tutt’altezza sono disposti i prodotti che non necessitano di essere conservati nella cella frigorifera, posizionata tra i due scaffali. Un’altra scaffalatura, di fronte alla cassa è stata pensata per il collocamento di pane fresco, acqua, vino e bevande. Poi si paga, e la spesa è fatta.
L’allestimento interno del veicolo ripropone soluzioni già adottate negli autonegozi “classici” da mercato, applicate con logiche differenti per ottimizzare gli spazi.
Diversi operatori stanno cogliendo l’occasione di offrire un servizio di prima necessità facendo fronte alla dovuta attenzione alle limitazioni che la pandemia di Coronavirus ha imposto.